MOLTO MIO SIGNOR OSSERVANDISSIMO

Suole communemente avvenire che gli huomini giungendo alla vecchiezza con le forze del corp vengano ancho perdendo quella vivacità di spirito, che prima dalla natura era lor concessa, Ma voi signor mio, con maravigliosa virtù, superando la gravezza de gli anni, havete in ogni tempo felicemente accresciuto nuovo vigore al nobilissimo ingegno vostro, come hora (oltra, i, olti altri segni) dalle cose della Musica evidentemente appare, nelle quali siete in pochi mesi divenunto tale, ch’ognum vi ammira per gli rari frutti, ch’in questa etade si veggono uscir dal vostro divino intelletto, nel quale specchiandosi gli animi virtuosi, pare, che si come il Sole col calor de raggi suoi trahe dalla terra tanta varietà di cose, Voi parimente co i raggi della vostro virtù caviate da gli ingegni loro larga, & diversa copia di pretiosi frutti, come anco di me nelle presenti compositioni è avenuto, in cui niuna cosa ha potuto più di quel lume, col quale dalla molta vostra virtù, bontà & liberalità sono stato acceso. Ond’e ragionevole c’havendo esse il lor principio ricevuto da voi, che vostre parimente siano, si come ancora a voi, per quello ch’a me si ricchiede, si convengono, & per gli infiniti oblighi, ch’io vi tengo, & per quel particolar debito, c’hanno tutti gli acquisti del figliuolo parmiente al Padre, nel qual grado siete da ogni virtuoso meritamente tenuto, & riverito. Graditele dunque quali sono, & me tenete vivo nella gratia nostra.

Di V. S.

Servitore obligato

Andrea Gabrieli.