PATRON MIO COLENDISSIMO

MONSIGNOR LUIGI GALLO

Non potevo io con più viva e più efficace dimostratione rapresentare a Vostra Signoria Illustrissima quell’osservanza con la quale mi pregio di viverle servitore, che con gl’istessi parti quali elli si siano del mio ingegno Poiche ritenendo essi in se qualche sembianza di chi diede loro l’essere, & uscendo hora al Mondo sotto la protetione sua, verranno insieme a palesare altrui, quale io mi viva di devotione non ordinaria verso la persona di V.S. Illus. La singolare sua benignità e l’altre sue doti consciute gia e celebrate universalmente da ogn’uno, la rendono amabile anche da quelli che di presenza non la conoscono Io che mi vedo da lei favorito con straordinario affetto in tutto ciò ch’il Signor Dio m’ha dato di talento nella mia professione ho tanto maggior cagione di riverirla e di servirla sempre, quanto son più particolari gl’effetti che mi vengono dalla sua bontà. M’è parso però mio debito con questi Madrigali dedicarlemi perpetuo & obbligatissimo servitore supplicandola a gradire il dono che le esibisco cosi dell’Opera come di me stesso, & a continuarmi la sua solita protettione mentre con augurarle essaltatione e felicità corrispondente al suo merito e valore, le faccio humilmente riverenza e bacio le mani.

Di Loretto li 25 di Febraro 1615

Di. V. S. Illust. & Reverendiss.

Obligatissimo Servitore

Antonio Cifra