Nuovo Vogel, p. 718

1111 - GASTOLDI Giovan Giacomo (1588) - Il primo Libro de Madrigali a cinque voci, di. Gio: Giacomo Gastoldi da Caravaggio mastro di cappella nella chiesa di Santa Barbara di Mantova. Novamente composti, et dati in luce. In Venetia, 1588. Appresso Ricciardo Amadino.

5 fasc. in 8° (C.A.T.B.5.), pag. 20,(1). Ded. a Vincenzo Gonzaga di Mantova, e di Monferrato; « ...setti anni sono, haveva composto alcune Canzonette in guisa di Napolitane, quelle per mezzo delle stampe, come primi fiori, et a me cari, volsi all'hora dedicate a V.A.... Montova, 5 II 1588».

VociNum.Titoloil poetapag.
51 Donna, l'ardente fiamme e la pena e'l tormento cresce in me tanto 1
52    Signor, la vostra fiamma e la pena e'l tormento (Risposta) 2
53 O com'è gran martire l'esser in foc'e nol poter scoprire Guarini 13
54 La bell'alba sorgea tutta liet'e ridente all'aurato balcon de l'oriente 4
55    Quivi mentr'io tenea le luci fisse (seconda parte) 5
56 Soavissimo fiato, che fra vermiglie rose di due labr'amorose 6
57 Acerbo mio dolore, che meco nott'e giorno ti stai, i' vuo pregarti 7
58 Dolce animettia mia, cara, deh date fin a la mia pen'amara 8
59 Non fu volubil sorte che d'insolubil nodo vi legò, donna 9
510 Occhi leggiadri e belli, nel vostro dolce nero un fanciul diventò 10
511    Non può l'humil terreno tra primi alberti (seconda parte) 11
512 Dolce cantando all'apparir del giorno 12
513 Vien Himenco, ch'ivi''l Mincio t'aspetta, ove già da pastor la musa 14
514 O mirti cari, o rose, o verd'allori, o voi cedri et aranzi havet'inanzi 15
515 Non è questa la mano, che tante e sì mortali aventò nel mio cor Tasso16
516 Filli, quando ridevi, un bacio mi negasti e poi quando piangevi 17
617 Suonan le garule aure che rincrespan il Mincio e Leonora echo risponde 18
618    Dite o felice, o liete piaghe del bel Vincenzo (seconda parte) 19
719 Ditemi vita mia, non sete voi quella che con gran fede servir soglio (Dialogo) 20

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