SIGNOR ET PATRONE OSSERVANDISSIMO

Al Sapientissimo Chilone di Lacedomonia, il quale fu uno delle Sette Sapienti della Grecia, soleva dire Illustrissimo Signor che colui, il quale riceveva da alcuno qualche beneficio, lo doveva sempre tenere nella memoria: ne mai se lo doveva scordare: imperoche il scordarsi del beneficio ricevuto è segno veramente di ingratitudine. Laonde io per non cascare in questo sì brutto errore: havendo da V. S. Illustriss. ricevuti molti signalati favori, per li quali ne le tengo infinito obligo: & non havendo altro modo di poterle mostrare quanto sia di ciò ricordevole: havendo gli anni passati composto alcuni Canti sopra varii soggetti: ho riputato esser ben fato, se tali quali elli siano, li dedicasse al nome suo Illustriss. prima ch’ad ogn' altra persona, non già come cosa degna di lei: ma per scoprirle con questo picciolo segno quant’obligo le tenga: & quanto desidero di sempre servirla fedelmente, amandola & honorandola. Si degnerà adunque V. S. Illustriss: accettarli come primi frutti, non ancora ben maturi del mio picciolo giardino, con quella humanità, con la quale: oltra tante, altre virtù, che un tale adorna; la rende ad ogn’uno caro: promettendole, che se alcuna più propicia estate mi concederà, che ne nascano di più maturi & più saporosi: ch’io ne la farò partecipe. Et fra tanto pregherò il nostro Signor Dio che le dia lunga vita & felicità.

Di V. S. Illustriss:

Devotissimo Servitore

Il Sessa D’Aranda.